Stagione 2023/2024 - Campionato serie B Nazionale

Rimonta solo sfiorata la Virtus torna a casa a mani vuote da Lugo

(Il Mattino)
Partenza ad handicap con i neroverdi costretti a inseguire
soffrendo fino alla fine la pressione degli esterni romagnoli.
La Virtus Padova esce da Lugo con le mani vuote e come a Rimini lascia per strada due punti preziosi, che le avrebbero permesso di muovere un passo avanti deciso nei quartieri alti della classifica. I timori espressi alla vigilia da coach Rubini erano dunque fondati: i neroverdi hanno sempre dovuto inseguire, anche se nell’ultima frazione erano quasi riusciti a completare una rimonta che per come si era messa la gara sembrava ormai improbabile. Partiti, come al solito, ad handicap (5-0), Crosato e soci si sono adattati a giocare ai ritmi imposti dagli avversari. Gli attacchi si dimostrano ispiratissimi nel primo quarto producendo un parziale spettacolare (33-25). Fatta eccezione per due vantaggi effimeri di Piazza (15-16 al 5′) e Canelo (18-19), Lugo ha sempre fatto l’andatura con la Virtus, costretta a rincorrere soffrendo la pressione degli esterni romagnoli. Dopo gli effetti speciali del primo periodo, il ritmo si abbassa (33-28), ma i locali mantengono sempre un “cuscinetto” di 2-3 possessi, che non viene ammortizzato neppure da Canelo e Lazzaro.
Anzi nel tramonto del primo tempo Seravalli arrotonda lo scarto alla doppia cifra (53-43) con il solito Lazzaro a rintuzzare (53-46). A inizio ripresa, Filippini realizzerà anche il +11 (59-48), ma il canovaccio non cambia. Nobile si fa vedere in area riavvicinando i suoi (59-52), ma la pericolosità di Lugo è una costante (63-52).
La tripla di Schiavon e il piazzato di Nobile riducono ancora il gap a -6 (63-57) e il copione si ripete quando Gatto riallunga sul +10 (67-57). All’inizio dell’ultima pausa, i padovani si presentano con 9 lunghezze da recuperare (69-60). Proprio qui la Virtus costruisce un break importante (0-8), riportandosi a contatto con la tripla di Crosato (69-68) per poi tallonare a lungo i locali, ma senza mai concretizzare il sorpasso.
Mattia Rossetto
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5 novembre 2017