Stagione 2023/2024 - Campionato serie B Nazionale

Virtus, 10’ di autentico capolavoro

La malata è in via di guarigione? L’Antenore Energia Virtus ieri sera nel fortino di Rubano, dopo due stop consecutivi, è tornata alla vittoria contro Lecco. La formazione di Daniele Rubini, dopo aver rischiato di sprofondare nel primo tempo, è risalita alla grande nella ripresa. Chiudendo con quattro giocatori in doppia cifra: Filippini e Ferrari 15 punti a testa (il primo impreziosendo la sua prestazione con 13 rimbalzi), i padovani De Nicolao e capitan Schiavon 14.
In avvio, l’Antenore Energia Virtus illudeva tutti (7-2). Gli ospiti, replicando con percentuali stratosferiche al tiro da tre (7 su 17 all’intervallo), rimontavano e passavano avanti chiudendo la prima frazione in doppia cifra di vantaggio. Un vantaggio che si dilatava fino al +17 (Teghini già 14 punti), prima che i neroverdi con il pressing limitassero i danni andando all’intervallo con un 7-0 di parziale. Con tanta difesa, la formazione di casa si rifaceva sotto a inizio ripresa: rientrando a -6 al 25′ con una tripla di De Nicolao e assist di quest’ultimo per Schiavon. Sul 51-52, però, proprio De Nicolao falliva due tiri liberi per il possibile sorpasso; e da lì tre triple consecutive di Brunetti riportavano Lecco sul +10. Nelle fila virtussine, tra l’altro, Ferrari era già gravato di quattro falli (un paio opinabili).
Il capolavoro dei neroverdi era tutto negli ultimi dieci minuti, iniziati sul -8. Le triple di Motta e Piazza riportavano sotto; il sorpasso, invece, era siglato in contropiede dallo stesso Motta su assist di De Nicolao. Lecco ritornava avanti con quattro punti di fila. Ma nel finale l’Antenore Energia Virtus raddrizzava ancora una volta la gara, grazie ai suoi uomini di maggior lignaggio: Ferrari e De Nicolao scesi quest’estate dalla A2. E comunque più con il cuore e il tradizionale orgoglio virtussino che non da un punto di vista tecnico.

MINIBASKET MEMORIAL OSTI
Al palasport di Rubano (ore 11.30) la padovana Cmb Orfeo disputa oggi contro Oderzo la finalissima del torneo.
Giovanni Pellecchia